il sapone di Marsiglia


Toccava a me fare spesa oggi. E mentre spingevo il carrello ormai pieno nel bel mezzo del reparto detersivi, non ho resistito alla tentazione di infilarvi il sapone di Marsiglia. Quello vero, fatto a mattoncino, bianco, compatto, solido e vecchio come il profumo perduto dell’infanzia.

 

Era l’unico sapone della casa. E serviva per tutto e per tutti. Per togliere lo sporco più resistente dal collo delle camicie, per cancellare il profumo del letame dopo aver rigovernato la stalla, per levigarci la pelle di domenica, e persino per vincere la stitichezza.

 

Quando mi lamentavo per il mal di pancia, infatti, mamma ritagliata una scheggia di sapone, la arrotondava un po’ col coltello da cucina e me la infilava nel sedere a guisa di supposta. E dopo qualche minuto dovevo correre nell’orto, vicino alle verze, per fare la cacca. E quasi sempre il mal di pancia se ne andava. E io tornavo a rincorrere i tacchini, o a giocare col cane, o a cercare di infilare un po’ di fieno in bocca all’ultimo nato nella stalla.

 

In certe serate d’estate, poi, ci divertivamo come pazzi con la doccia inventata da zio Bigiola: un enorme bidone fissato sopra una improvvisata impalcatura. Lo si riempiva d’acqua la mattina e si lasciava che il sole facesse il suo dovere. Quando al tramonto si tornava dai campi stanchi e impolverati, ci si spogliava nel prato dietro casa, ci si bagnata un po’ al lavatoio e ci si dava una abbondante insaponata. Poi a turno ci mettevamo sotto al bidone, lo zio toglieva il tappo di sughero e l’acqua riscaldata dal sole ci schiaffeggiava benevola. Ed erano risate e gridolini e salti nell’erba, mentre i cani abbaiavano divertiti, nonna faceva finta di arrabbiarsi e le colline intorno sembravano danzare.

 

C’era sempre un sapone di Marsiglia sul lavatoio di marmo presso la vecchia casa. Duro, spesso consunto, pieno di crepe scure che ricordavano le rughe incise della nonna. Ma sempre vivo. Sempre pronto a regalarci quel profumo inquieto di primavera e di lenzuola antiche distese nel silenzio della valle.

 

Questa sera, ci farò la doccia col sapone di Marsiglia appena acquistato. Ma non sarà la stessa cosa.